Don Tullio Contiero Tullio Contiero nasce a Vallonga, provincia di Padova, nel 1929. Entra come “fratello” nell’istituto dei Marianisti, dedito soprattutto all’educazione dei giovani e all’impegno missionario. Laureatosi in filosofia e assistente all’Antonianum di Roma, nella capitale si dedica all’animazione sociale nelle borgate. Incontra il cardinale Giacomo Lercaro, che lo invita a Bologna perché si occupi, da cappellano, del mondo universitario. E lo ordina sacerdote nel 1963, in pieno Concilio Vaticano II. Dopo essere andato in Uganda a trovare uno dei suoi ragazzi che, appena laureato in medicina, vi si era recato come volontario, ha l’intuizione di offrire agli studenti l’occasione di «creare un rapporto tra mondo universitario e mondo missionario». Dall’estate del 1967 e fino al 2000, Contiero guiderà gruppi di giovani all’incontro con le realtà africane, sotto il motto “cultura, cultura, cultura”. Non pochi di quei ragazzi e ragazze trasformeranno quell’esperienza in un impegno, temporaneo o anche a vita, in Africa o nel Sud del Mondo. Contiero dà vita, negli anni Settanta, al Centro Studi Sociali e Politici “Giuseppe Donati” – intitolato all’eroico giornalista cattolico antifascista – che lungo l’anno accademico organizza incontri, azioni e riflessioni allo scopo di «sprovincializzare l’università». Con il suo fare schietto fino alla rudezza sa mantenere rapporti, spesso di vera amicizia, con molte note personalità della politica e della chiesa italiane. Soprattutto, si sono legate a lui con affetto e riconoscenza generazioni di giovani. Don Tullio Contiero è deceduto a Bologna il 3 luglio 2006. Sul suo annuncio funebre, una frase (del grande predicatore Bossuet) che non si dimentica: «Sia maledetta la scienza che non si trasforma in amore». |
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Centro Studi "G.Donati" - Bologna |
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