E’ una rassegna al femminile quella che vi proponiamo in questa tredicesima edizione di CinemAfrica a Bologna.
Donne protagoniste, attrici, registe e fotografe che negli ultimi anni stanno cambiando anche il cinema africano.
Con Rafiki, film di apertura, abbiamo una vera sfida ai pregiudizi, all’omofobia e alle discriminazioni; in Frontières quattro donne cercano di attraversare i confini di cinque paesi africani e lottano per affermare diritti e libertà.
La lotta contro la malattia e la sofferenza (Pili e Supa Modo) porta a fare cose incredibili e scegliere strade non sempre condivisibili.
Sono ancora donne le protagoniste in T-Junction e in The Nile Hilton Incident. Lo sguardo poi si allarga, dall’Africa al Mediterraneo, dall’Europa al mondo intero e con il documentario This is Congo siamo tutti chiamati alle nostre responsabilità di abitanti del primo mondo e di consumatori.
In SOLEIL Ô e Io sono Rosa Parks migrazioni e razzismo sono altri temi di questa edizione e inoltre tutti i film ricordano le caratteristiche principali di molte culture africane: il valore della comunità, dei rapporti, della relazione tra le persone, in particolare nel momento del bisogno e della sofferenza.
CinemAfrica non è solo un esercizio artistico ma è soprattutto un mezzo per dare voce a storie e popoli lontani, spesso in lotta contro ingiustizie e sfruttamento. Malgrado la Storia cerchi di insegnarci, noi dimentichiamo quali sono state le origini delle nostre emigrazioni, della tratta degli schiavi, delle lotte sudamericane, del fascismo, del nazismo, delle mafie, della guerra in ex Yugoslavia, delle torture, della Siria e dello Yemen, dei nuovi lager, dei campi profughi e di tutti i conflitti che ancora oggi sconvolgono intere regioni del Sud del Mondo.
In questi tredici anni abbiamo portato sullo schermo decine di storie e di immagini dall’Africa e sull’Africa, ma mai come quest’anno sentiamo l’urgenza di raccontare storie di orgoglio, lotta e libertà.
CinemAfrica a Bologna, rassegna alla tredicesima edizione, ideata e organizzata dall’associazione studentesca Centro Studi Politici e Sociali G. Donati, in collaborazione con la Cineteca di Bologna.
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